L’incontro del Fratello Guida coi Capi delle Chiese presenti per tutta la Grande Jamāhīriyya, con gli Ambasciatori dei Paesi Amici, e con personaggi della politica, della religione e della cultura della società libica
Muammar Al Gheddafi parla italiano
Muammar Al Gaddafi speaks Italian
L’incontro del Fratello Guida coi Capi delle Chiese presenti per tutta la Grande Jamāhīriyya, con gli Ambasciatori dei Paesi Amici, e con personaggi della politica, della religione e della cultura della società libica
06.03.2010
Nel nome di Dio, Vi do il
benvenuto, fratelli, in questa sera grande e benedetta, una sera in
cui coincidono alcune delle feste del Popolo del
Libro.
In tempi molto
recenti, il mondo ha festeggiato la fine dell’anno 2006 e l’inizio
dell’anno 2007 dalla nascita di Cristo, la pace sia con
lui.
Il giorno
di oggi, venerdì, segna la Vigilia al Monte Arafat durante la
grande stagione di Hajj e, quasi due giorni dopo, il nuovo anno,
che segna il passaggio dei 2007 dopo la circoncisione di Cristo
dopo la sua nascita il 24 di questo mese. Inoltre, tra due giorni,
saranno passati 1375 dalla morte del Profeta Maometto, ultimo tra i
profeti, la pace e la benedizione di Dio siano con lui. È doveroso
per noi e per il mondo intero segnare queste due date, la nascità
di Gesù, pace sia con lui, e la morte di Maometto, la pace e la
benedizione di Dio siano con lui, perché la nascita di Gesù è una
delle meraviglie di Dio e un miracolo. Tale data doverbbe essere
segnata e impiegata come base per il calendario e dovrebbe essere
festeggiata ogni anno. Lo stesso vale per la morte di Maometto,
l’ultimo dei profeti, che è un evento di portata cosmica e dovrebbe
allo stesso modo venire impiegato come base per il calendario in
tutto il mondo.
La
nascita di Gesù, coem abbiamo già detto, è una delle meraviglie di
Dio e un miracolo. Conoscete bene i miracoli di Gesù, sia pace a
lui, come raccontati nel Corano. Gesù parlava al popolo quando
ancora era un bimbo in culla, curava i malati e resuscitava i
morti, col permesso di Dio. Il Corano afferma che Dio prese Gesù
con Sé e lo innalzò a Sé. Dio Onnipotente dice nel Corano: “Io ti
prenderò e ti innalzerò a me” e “non lo uccisero né lo
crocifissero; solo un sosia fu mostrato loro”. Ed Egli dice anche
“... e lo uccisero senza certezza”.
Questi è
colui che, col permesso di Dio, risuscita i morti e cura i malati e
fa miracoli e meraviglie. Dovremmo rispettare questa data,
festeggiarla e impiegarla come base per il calendario. Questa data
coincidel con la morte di Maometto, l’ultimo dei profeti. Con la
sua morte cessò la rivelazione, il cielo si zittì del tutto e non
si sarebbe più rivolt alla terra dopo di lui fino al Giorno del
Giudizio.
Il
significato della questione storica è manifesto quendo si chiede:
“Quando cessò la rivelazione? Quando decise Iddio di non mandare
altri messaggeri sulla terra? Quando si è zittito il cielo e ha
smesso di rivolgersi alla terra? Quando hanno avuto l’avviso del
loro differimento i messaggeri?”La risposta verrà il giorno della
decisione. La risposta è che tutto questo è successo con la morte
dell’ultimo dei profeti, Maometto, la pace e la benedizione di Dio
siano con lui.
In questa
realtà di cui noi stiamo facendo esperienza, signori, è difficile
dichiarare l’irrefutabile verità, specialmente in materia di
religione, assieme alle altre verità in materia di società,
economia e politica. Però larealtà che stiamo esperendo è
peggiorata e ha finito col porre una minaccia alla pace e alla
stabilità del pianeta e alla vita della gente.
D’altra
parte, la porta dello sfruttamento della religione è stata
spalancata al punto tale che è stata usata per giustificare takfir
, terrorismo, distruzione, guerre e omicidi di massa. Perciò chi
non dichiara la verita è un demone muto; e visto che nessuno vuole
essere un demone muto, ho ritenuto mio dovere incontrarmi con
voi.
Stasera
abbiamo l’onore della presenza dei capi delle chiese presenti in
tutta la Grande Jamāhīriyya e gli ambasciatori degli stati amici e
i personaggi guida della politica, della religione e della cultura
nella società libica; e abbiamo anche l’onore della presenza della
Regina d’Uganda della Repubblica dell’Uganda e della delegazione di
dignitari che l’accompagna. Ho ritenuto che questa fosse
l’occasione appropriata per dichiarare alcune verità che non sono
stato io a scoprire né vi sono giunto in seguito a
un’interpretazione, come succede oggi.
Avete
visto che il mercato dell’inganno, dell’eresia e della
sofisticheria è pronto a sfruttare i sempliciotti, la gente comune
e le masse. Tutti quelli che hanno un interesse nell’eresia, i
grassatori di guerra e i trafficanti di armi, hanno tratto
vantaggio dalla confusione e dagli errori promossi al
momento.
Secondo
il nostro credo, io sostengo che c’è un grande malinteso riguardo
il problema religioso. Ciò che sta succedendo ora è solo una
tradizione ereditata basata su opinioni discrezionali di mondo,
posizioni di mondo e interessi di mondo. I furbi hanno sfruttato la
religione adattandola a servire i loro interessi per poi
presentarla a noi. Hanno creato una realtà religiosa che non ha
nulla a che vedere con la religione.
Per prima
cosa, circolare attorno alla Ka’ba e fare la veglia sul Monte
Arafat dovrebbe essere permesso a tutti. Il primo errore è che
hanno dato il diritto di officiare il rito solo ai seguaci di
Maometto, cosa che non ha alcuno fondamento nella religione, nel
Corano o in qualsiasi altro documento originale.
Quando il
Corano venne rivelato a Maometto, il popolo aveva circolato attorno
alla Ka’ba per 2500 anni per riconoscimento di Abramo, la pace sia
con lui. Circolare attorno alla Ka’ba non è ristretto a Maometto e
ai suoi seguaci, ma permesso a tutti. Dio dice che la Ka’ba è stata
la prima casa mai costruita per l’adorazione di Dio. Ora citiamo
versi del Corano che di solito vengono trascurati, specie dai
seguaci di Maometto:
“La prima casa istituita
per il popolo era quella di Becca, un luogo santo e una guida per
tutti”. Dio ci ha detto che la prima casa istituita per il popolo
non è solo per gli arabi e per Maometto, ma per tutti. Questa era
la casa istituita per tutto il popolo nella terra come guida santa
per tutti. Era quella a Becca, che è la Ka’ba della Mecca. È per
tutti, non solo per gli arabi, per gli abitanti della Penisola
Araba e per gli abitanti della Mecca. Con ciò ci si riferisce al
posto su cui poggia la Ka’ba, che è sacro, e non all’edificio
stesso, che non lo è.
C’è chi
ora si aggrappa ai teli di copertura della Ka’ba e all’edificio e
al muro: questo è paganesimo. Se lo si dicesse ora, milioni di
quelli che circolano attorno alla Ka’ba farebbero obienzioni. La
santità non è nell’edificio, che non venne costruito nel passato
remoto, e che potrebbe crollare ed essere ricostruito. È la terra
sotto che è pura e santa, e su cui Dio ordinò ad Abramo e Ismaele
di costruire la casa per far conoscere quel luogo puro e santo.
Altrimenti nessuno saprebbe che cosa c’era un questa valle o in
un’altra.
Questa
casa di mattoni che ora vediamo e che la gente tocca non ha alcuna
santità. Inoltre, circolare attorno al luogo definito dall’edificio
non è solo per gli arabi o i seguaci di Maometto, ma per tutti. Fu
la prima casa istituita per il popolo. Tutti, da ogni continente
hanno il diritto di circolare attorno alla Ka’ba e di vegliare sul
Monte Arafat. Di chi vorrebbe fermarli, Dio dice: “Chi, ritenuto
eguale tra gli uomini, non crede e sbarra la via di Dio e la Santa
Moschea...” Chi impedisce di circolare attorno alla Ka’ba alla
gente, che siano abitanti dell’area o che vengano da fuori, è
dichiarato non credente da Dio nel Corano. Se il Legato Pontificio
vuole recarsi a circolare attorno alla Ka’ba domani, ciò è suo
diritto perché la Ka’ba è per tutti. Se qualcuno glielo impedisce,
il Corano dice: “Chi non crede e sbarra la via a Dio e alla
Moschea...” è considerato un miscredente, perché impedisce alla
gente di circolare attorno alla Ka’ba. Chi ha mai detto che al
Legato Pontificio non sia permesso di visitare la Ka’ba e di
circolarvi attorno? Chi l’ha mai detto? Chi glielo impedisce? C’è
un verso del Corano che lo fa? No, non c’è!
Chi sono
quelli a cui viene impedito di circolare attorno alla Ka’ba? Sono
quelli di cui il Corano dice: “gli idolatri sono del tutto immondi,
quindi non li si lascino avvicinare alla Santa Moschea dopo questo
loro anno”. L’idolatra è immondo. Perciò chi è l’idolatra a cui si
dovrebbe impedire di circolare attorno alla Ka’ba? È quello che non
adora solo Iddio, non crede a un solo Dio e adora gli
idoli.
La parola
“al-mushrekeen” (idolatri) nel Corano denota sempre quegli arabi
che adorano gli idoli; erano i politeisti che adoravano ‘Allat’,
‘Alazza’ e il terzo, ‘Mounat’, e poi altri idoli. Quelli sono gli
idolatri immondi e, in quanto tali, a loro viene impedito di
circolare attorno alla Ka’ba. Quest’ordine deve essere fatto
rispettare da ora e tutti debbono poter circolare attorno alla
Ka’ba. Ne verrebbero grandi benefici.
Ho
parlato di un mondo che ora sta peggiorando. Dio voleva che tutti
circolassero attorno alla Ka’ba per una ragione. “Abbiamo istituito
la casa come luogo di visita per la gente”, “e un santuario e
‘prendetevi il campo di Abramo come luogo di preghiera’, e facemmo
un patto con Abramo e Ismaele”. Purifica la mia casa per chi vi si
avvicina e per chi vi si aggrappa, per chi si inchina e per chi si
prostra.
Fu
Abramo, non Maometto, a cui Iddio ordinò di costruire questa casa,
di purificarla e di chiamare la gente a circolarvi attorno “e
quando abbiamo deciso di fare di questa casa un luogo di visita”
che fosse un punto di incontro per il popolo. Dio vuole che tutti
si ritrovino ogni anno attorno alla Ka’ba, così che l’umanità possa
riunirsi e conoscersi.
È un
congresso internazionale come l’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite, che ha una sua sessione annuale in cui si incontrano le
delegazioni, stilano dichiarazioni e cercano di raggiungere la pace
sulla terra e l’armonia e la cooperazione tra i popoli. Ciò è
appunto quanto Dio vuole che la Ka’ba sia: un punto d’incontro. Dio
volle che la Ka’ba fosse un punto di incontro ogni anno per tutti i
popoli, non solo per gli arabi o i seguaci di
Maometto.
Il
monopolio della Ka’ba è razzista. La Ka’ba è per tutti; e ciò è
molto saggio. Tutti, da tutti i continenti (America, Europa,
Africa, Asia e Australia) debbono venire ogni anno, circolare
attorno alla Ka’ba e conoscersi. Questa è adorazione
congiunta.
Se
qualcuno vi dicessse che circolando attorno alla Ka’ba voi
diventereste seguaci di Maometto, costui sarebbe bugiardo e
impostore. I popoli dovevano circolare attorno alla Ka’ba per 2500
anni circa prima di Maometto, sin dall’epoca di Abramo. Tutti i
popoli erano soliti circolare attorno alla Ka’ba prima del Corano e
prima di Maometto.
Dio
disse: “è dovere verso Dio di tutti gli uomini di venire alla casa
come pellegrini, se sono in condizioni di poterci arrivare.” Non ha
detto “solo gli arabi”. Inoltre, non ha detto che fosse dovere
verso Dio degli arabi, dei seguaci di Maometto o degli abitanti
della Penisola Araba; disse invece: “È dovere verso Dio di tutti
gli uomini”. Ciò significa che Egli chiede a tutti gli uomini di
andare in pellegrinaggio alla Ka’ba. Disse anche: “... e di
diffondere il pellegrinaggio tra gli uomini”, che era diretto ad
Abramo e non a Maometto, perché il pellegrinaggio viene prima di
Maometto. Quando Abramo costruì la Ka’ba, Egli gli disse
“proclamate il pellegrinaggio tra gli uomini e verranno da te a
piedi verranno da ogni baratro profondo...”. Egli stava chiedendo
ad Abramo di proclamarlo tra gli uomini; non stava chiedendo di
proclamarlo tra gli arabi, tra gli abitanti della Penisola Aranica
o della Mecca, ma gli chiese di programarlo tra tutti gli uomini.
Gli chese di chiamare tutto gli uomini al pellegrinaggio perché
nella sua saggezza Dio vollte tutta l’umanità attorno alla Ka’ba,
così che ci potesse essere comprensione, pace e fratellanza
umana.
Certo, se
lo si dovesse dire nella Penisola Arabica, in un contesto politico
o diplomatico, sarebbe il terremoto; ma non avrebbero argomenti
contrari. Li sfiderei a citarmi un verso solo del Corano che
sbarrasse ai seguaci di Gesù, di Mosè o di altre religioni la via
attorno alla Ka’ba! Non c’è alcun verso del genere: solo l’infedele
immondo è bandito.
Se mai
qualcuno dovesse dire che non crede affatto, allora non lo si
lascerebbe affatto avvicinarsi alla Santa Moschea. Però monaci,
preti, chierici e milioni e milioni del Popolo del libro non sono
miscredenti immondi. Allora, come potremmo impedir loro il
pellegrinaggio? Ciò va fatto rispettare e deve diventare
realtà.
Mi si
mostri un altro posto nel mondo dove la gente circoli! C’è solo un
posto così ed è la Ka’ba. Fortunatamente, ora ci sono i satelli che
trasmettono queste immagini a tutta l’umanità a al mondo
intero.
Ora il
popolo vede questa immagine maestosa di milioni di persone attorno
alla Ka’ba in un rito di adorazione. C’è nient’altro del genere
altrove nel mondo? No, ma ci sono sindoni, come quelle in India
dove i Sik e i Bramini visitano il Taj Mahal e i Buddisti la statua
di Budda e i seguaci di Gesù, Mosè o Maometto visitano Gerusalemme.
È una visita.
Il popolo
visita il Santo Sepolcro esattamente come noi che crediamo che
Maometto sia sepolto nella moschea di Al-Medina, che il popolo
visita. È una visita e non un rito di adorazione. E se andate alla
tomba di Maometto, allora il vostro pellgrinaggio non è valido,
perché visitare la tomba del Messaggero se mai tale tomba esiste,
non è parte del pellegrinaggio. Per come la vediamo noi, la tomba
non esiste perché tutte le tombe sono state spianate dopo
l’emergere del movimento riformista di Wahabi, che ha spianato le
tombe ed eliminato tutti i monumenti storici. Io non credo che sia
certo che la tomba di Maometto esista. Comunque, che esista o no
non ci riguarda.
Una
visita in Vaticano è una visita al Papa che si vuole salutare. Una
visita alla tomba di Maometto e la lettura di “Al-Fatiha” a lui, o
la curiosità di vedere la tomba, è solo una visita.
Comunque,
non c’è posto sulla terra oltre la Ka’ba attorno il quale la gente
circoli. È il solo luogo in cui Dio ha ordinato che la gente
circolasse; e non c’è bisogno di essere seguaci di Maometto, Mosè o
Gesù. Dio non ha mai stabilito questa condizione; disse
semplicemente che bisogna girare attorno la Ka’ba. Poi si possono
officiare i riti di adorazione, che sia in forma di preghiera che
abbiamo noi o quella che hano altri nella chiesa in diversa
maniera. Uno può meditare e l’altro può fare movimenti, perché
ognuno è libero di adorare Dio alla sua maniera. Uno può digiunare
dalla mezzanotte al mezzogiorno per quaranta giorni, mentre un
altro può digiunare dall’alba al tramonto per trenta giorni. Va
bene per ciascuno digiunare e pregare nella maniera a lui
prescritta, ma girare attorno la Ka’ba è preghiera
comune.
Ora, non
tutti i pellegrini visitano Al-Madina e non necessariamente
visitano la tomba del Messaggero perché sanno che non è un rito di
venerazione. Qualcuno la visita e altri no e non sono in colpa per
questo. Si può visitare Gerusalemme o nem, visto che non è
stipulato, e lo stesos vale per il Vaticano e per il Taj Mahal, ma
girare attorno alla Ka’ba è l’unica stipulazione perché non è una
visita, ma un rito di adorazione. È uno dei fatti che dissiperà la
situazione distorta che prevale oggi assieme ai credi
erronei.
Non
possiamo tacere oltre di fronte agli errori, ai sofismi e alle
eresie di cui siamo testimoni ora, quando sentiamo di Armageddon e
del terrorismo, mentre vediamo coi nostri occhi la distruzione. Non
possiamo permetterci di tacere oltre, perché chi conosce la verità
la deve proclamare.
La
seconda verità è che è un errore dire che i mussulmani sono seguaci
di Maometto. Seguaci di Maometto non sono solo i mussulmani. Anche
i seguaci di Gesù sono mussulmani e così i seguaci di Mosè, di
Abramo, di Noè, di Idriss, di Saleh e di tutti i profeti. Ciò è
detto nel Corano.
Forse lo
Sceicco Al-Zanati o lo Sceicco Al-Dukali che, Dio li benedica,
conoscono il Corano a memoria, possono aiutarci citando quei versi
che ci dicono che mussulmani non sono solo seguaci di Maometto. In
primo luogo, non ha forse il Corano detto che egli stesso era
mussulmano?
La parola
allo Sceicco Aldukali:
Intervento
dello Sceicco Al-Dukali: Fratello Guida, c’è un verso
santo che comanda al Messaggero, sia pace e benedizione a lui, di
seguire l’esempio dei profeti che vennero prima di lui, come dice
l’Onnipotente: “Questo è la nostra parola, che Noi abbiamo affidato
ad Abramo contro il suo popolo. Alziamo di grado chi vogliamo.
Certo il tuo Dio è Onnisciente. E gli abbiamo dato Isacco e
Giacobbe, e ognuno l’abbiamo guidato noi, e prima avevamo guidato
Noè; e del suo seme Davide e Salomone, Giobbe e Giuseppe, Mosè e
Aronne. E anche in questo caso Noi premiamo chi ha fatto del bene:
Zaccaria e Giovanni, Gesù ed Elia. Ognuno di loro era tra i giusti:
Ismaele ed Eliseo, Giona e Lot. Abbiamo preferito ognuno di loro
sopra tutti; anche tra i loro padri, tra i loro parent, tra i loro
fratelli. E li abbiamo scelti, e Noi li guidammo sulla retta via.
Ecco la guida di Dio. Egli guida attraverso colui che sceglie tra i
suoi servi; se fossero stati idolatri, avrebbe punito loro e i loro
atti.”
Colonnello
Al-Gheddafi:Chiedo scusa, ma vogliamo il verso in cui si dice che
anche Abramo era mussulmano.
Sceicco
Al-Dukali: Sì, eccolo: “Chi è guidato da Dio. Queste
sono le istruzioni per il Messaggero di Dio, la pace e la
benedizione di Dio scendano su di lui. Essi sono coloro a cui Dio
ha segnato la via, quindi seguite la loro guida”. Ciò significa che
egli deve seguire la loro guida così come deve seguire la guida di
Abramo. “Certamente, Abramo era una nazione che obbediva a Dio, un
uomo di pura fede e non un idolatra; e mostrò riconoscenza per la
Sua benedizione. Egli lo scelse ed Egli lo diresse sulla retta via.
E gli diede bene al mondo”.
Colonnello
Al-Gheddafi: “Abramo inverità non era né ebreo né
cristiano; ma era mussulmano e di fede pura e certamente non è mai
stato idolatra”. Ciò significa che Abramo era mussulmano. Poi disse
“E Abramo così impartì a Giacobbe e ai suoi figli: ‘Figli miei, Dio
ha scelto per voi la religione; fate sì di non morire
arrendendovi”. In altre parole, Giacobbe disse ai suoi figli di non
morire se non mussulmani; e ciò successe prima di Maometto. Cosa
dissero i sacerdoti di Faraone quando proclamarono la loro fede in
Mosé e Aronne?
Sceicco
Al-Dukali: Dissero: “Crediamo nel Dio di Mosé e di
Aronne”.
Colonnello
Al-Gheddafi: C’è un verso che dice che proclamarono
la loro adesione all’Islam.
Sceicco
Al-Dukali: “E a Lui ci rendiamo”.
Colonnello
Al-Gheddafi: I sacerdoti di Faraone, quando
riconobbero le meraviglie di Mosé, dissero: “Noi crediamo... nel
Signore di Mosé e di Aronne”, che significa che Abramo era
mussulmano. E quando la morte visitò Giacobbe, cosa disse egli ai
suoi figli?
Sceicco
Al-Dukali: “Perché, eravate testimoni quando la morte
visitò Giacobbe? Quando disse ‘Chi servirete dopo di me?’ dissero:
‘Serviremo Dio e il Dio dei tuoi padri Abramo, Ismaele e Isacco, il
Solo Dio; a Lui ci rendiamo”.
Il
Capo: I figli di Giacobbe disssero al padre:
“Adoreremo Dio come Mussulmani”. E i sacerdoti di Faraone, quando
credettero al Signore di Mosé e di Aronne, dissero “Siamo
mussulmani”. E anche Abramo disse “Io sono mussulmano. Chi crede in
Dio è mussulmano”. Quindi, quando venne Maometto, chi lo seguì si
unì a questa religione e io ho approvato l’Islam come vostra
religione.
Sceicco
Al-Dukali: Oggi ho portato alla perfezione la vostra
religione per voi, e ho portato a compimento le mie benedizioni su
di voi e ho approvato l’Islam come vostra religione”.
Colonnello
A-Gheddafi: In altre parole, disse loro: “Non adorate
idoli. L’Islam prima di me è l’Islam di Gesù, Mosé e Abramo”.
Orbene, perché diciamo che l’Islam è una religione universale?
Perché ci sono idoli e c’è Iddio. Adorare gli idoli è adorare il
diavolo, i pianeti, le immagini vili, i fenomeni naturali, ecc.
Questa idolatria è la parte del Diavolo, mentre la parte di Dio è
l’Islam, che sono coloro che credono in Dio. Tutti coloro che
credono in Dio erano mussulmani prima di Maometto. L’ultimo gruppo
che ha abbracciato la religione islamica, in esistenza dai giorni
di Abramo, furono i seguaci di Maometto.
Altra
inesattezza è quando si dice che: “I mussulmani sono terroristi...
l’Islam è terrorismo”. Ciò significa che si disprezzano tutti
quelli che credono in Dio, perché chi si rende a Dio è mussulmano.
Se uno dice che i mussulmani sono terroristi, ciò vuol dire che lo
sono anche i danesi, gli americani, i canadesi, gli australiani,
gli indiani e gli arabi.
Maometto,
sia su di lui la benedizione di Dio, non s’è mai rivolto a chi
credeva in lui dicendo “O mussulmani”, ma si rivolse a loro come
“fedeli”, “servi di Dio” e “popolo”. Si rivolgeva a loro così
perché i mussulmani non sono solo quelli che credono in Maometto;
invece, tutti quelli che credono in Dio sono mussulmani. Quando ci
dicono che “per dio la religione è l’Islam”, ciò significa che chi
crede a Maometto segue la religione giusta.
Perché
Dio e la religione – siano di Gesù, di Mosé o di Abramo – sono
Islam. Rendersi a Dio è la religione giusta agli occhi di Dio e chi
non si rende a Dio non è mussulmano. Se qualcuno desidera una
religione altra dall’Islam (sottomissione ad Allah) ciò non sarà
mai accettato; e nell’Aldilà sarà tra le schiere di chi ha
perso.
Chi sarà
tra le schiere di coloro che hanno perso, e in chi non si accetterà
mai tale scelta? È colui che non crede in Dio, perché colui che
crede in Dio è mussulmano. Oggi noi siamo in una situazione
positiva per mano dell’uomo, come la Sharia islamica. La Sharia non
è islamica, ma il risultato di un’interpretazione discrezionale.
C’è stato chi ha applicato la sua interpretazione discrezionale
alle pene, un altro l’ha applicato alle procedure e un terzo ai
provvedimenti preparativi per la Sharia.
Queste
sono interpretazioni discrezionali che vengono chiamate Sharia
Islamica, che però non è questa. La Sharia Islamica sono i libri
sacri. La Sharia Islamica sono i testi rivelati. Quindi noi siamo
davanti a tante distorsioni e falsificazioni.
Nella
Bibbia si dice che Maometto è un profeta che viene dopo Gesù. Gesù
disse ai suoi seguaci di seguire il profeta che fosse venuto dopo
di lui “che confermerà la legge dopo di me”. Gesù disse ai suoi
seguaci: “O figli di Israele! Io sono l’apostolo di Allah mandato a
voi a conferma della Legge che venne prima di me e che dà la Buona
Novella di un Messaggero che viene dopo di me, il cui nome sarà
Amhad”. In altre parole, li stava avvertendo di un profeta che
sarebbe venuto dopo di lui, così che lo seguissero.
Ciò
significa che sarebbero stati felici quando avrebbero seguito quel
profeta che sarebbe venuto dopo Gesù, per la Buona Novella; e la
parola araba “Injeel”, nella Bibbia, significa Buona Novella. Dov’è
scritto? Non è qui; vuol dire che qualcuno l’ha
cancellato.
Ho detto
che ci sono cose nel Cristianesimo, nel Giudaismo e nel
Maomettismo, termine molto più preciso, che sono state distorte col
proposito di opprimere il popolo, controllarlo e derubarlo dei suoi
averi. Così crearono rituali e varie forme di controllo del popolo.
Per esempio, se volete condurre le preghiere dovete coprirvi il
capo. Chi l’ha detto? Perché chi conduce le preghiere non può avere
il capo scoperto? Lo dicono perché il berretto distingue l’Imam (la
guida delle preghiere) e sarebbe per lui come una
corona.
Fa
questo, vestiti così. No, Gesù non l’ha mai detto e nemmeno Mosè o
Maometto, che si vestivano come la gente di Al-Medina o della
Mecca. Era solito alzarsi la veste perché c’erano le paludi ad
Al-Medina. Di solito piantavano palme, attingevano acqua, lavavano
con l’acqua e costruivano moschee e case e quindi dovevano alzarsi
la veste. Oggi c’è chi viene e si alza la veste dicendo che così
emula il Profeta mentre cammina per il deserto senza paludi. E
allora perché si alza la veste? Questa è ciarlataneria, non
religione.
Per
quanto riguarda il Corano, in questi giorni non si pensa al suo
significato, ma ti sorprendono col modo corretto di recitarlo e col
suono e l’amalgama delle consonanti. Quindi ci si sente in perdita
e si pensa a come si può memorizzare tutto invece di chiedersi il
significato del verso. Ci si preoccupa della pronuncia, anche se
l’amalgama e il suono delle consonanti dovrebbero venire
automaticamente. Quando si parla o si legge, due suoni simili che
si incontrano si fondono automaticamente. Per esempio, quando si
dice “kibbati”, per la verità si dice “kidbati”, perché la ‘d’ e la
‘b’ si fondono. Però parlano ancora di amalgama delle consonanti e
dicono che questo suono diventa muto e che si pronuncia con la
punta della lingua, ecc. Sono sicuro che lo Sceicco Al-Dukali ha
passato una vita ha studiare la cosa.
Hanno
anche fatto differenze tra moschee. Non sappiamo se i Sunniti o gli
Sciiti abbiano la loro moschea. In Nigeria i seguaci di Maometto
bruciano chiese e i seguaci di Gesù bruciano moschee. Questi sono
infedeli: una chiesa è una casa di preghiera e così è una moschea.
Se si crede in Dio, allora come si può bruciare un luogo dove il
Dio in cui si crede è adorato? Bisogna invece avere tale luogo come
sacro e riverire il popolo perché adorano Dio, sia in una moschea
sia in una chiesa. Bisogna gioire e dire: “Questi sono credenti
come me e adorano Iddio e non il Diavolo”. Però succede il
contrario e ciò è dovuto a scarsa comprensione della
religione.
Allo
stato attuale, la religione è piena di difetti. Ci sono anche tante
cose nascoste. Vogliamo ricercare nella Bibbia ogni menzione di
Maometto. Dio ci disse che Gesù disse che portò la buona novella di
un profeta chiamato Maometto che sarebbe venuto dopo di
lui.
Se Mosè
fosse stato vivo alla venuta di Gesù, lo avrebbe immediatamente
seguito. Lo puoi chiamare cristiano o come vuoi, ma anche Mosè
avrebbe seguito Gesù e si sarebbe accordato ai suoi insegnamenti.
Inoltre, se Gesù fosse stato vivo al tempo di Maometto, l’avrebbe
seguito subito. Se vogliamo parlare di religione, allora questa è
la religione. Dovremmo eliminare sciovinismo, razzismo,
colonialismo e bigotteria. Un luogo di preghiera è dove si prega
Iddio, ed è lo stesso Dio.
Lasciamo
che disprezzino i mussulmani e dicano: “i mussulmani sono
terroristi”. Non dovremmo mai replicare. I seguaci di Maometto non
dovrebbero parlare perché la parola “mussulmano” non denota solo
loro, ma tutti i gli altri seguaci delle religioni monoteiste.
Quando si disprezzano i mussulmani, si disprezzano i seguaci di
Maometto, di Gesù, di Mosè, di Abramo e di Noè. Lasciamoli dire
quel che vogliono. I seguaci di Maometto sono solo un gruppo di
quei mussulmeni che seguirono Mosè, Gesù, Giacobbe, Isacco,
Ismaele, Abramo, Zaccaria, Giovanni ed Elia. Tutti gli altri sono
mussulmani.
Quando
disprezzano il Profeta Maometto, che venne per tutti i popoli,
disprezzano il loro vero profeta. In Danimarca non hanno forse
disprezzato il Profeta Maometto? Hanno disprezzato il loro profeta,
perché Maometto è il profeta degli arabi, dei danesi, degli
australiani, dei canadesi, dei latinoamericani e di tutti, perché
fu l’ultimo dei profeti.
Se i
seguaci di Maometto non credono in Gesù e negli altri profeti,
allora non possono essere detti veri credenti, perché noi non
facciamo differenza tra i profeti. A questo proposito, il Corano
dice: “loro: e ci inchiniamo ad Allah (nell’Islam)”. Noi crediamo
ad Allah e alla rivelazione data a noi, e ad Abramo, a Ismaele,
Isacco, Giacobbe e le tribu, e quindi a Mosé e a Gesù, e a quella
data a tutti i profeti dal loro Signore. “Non facciamo differenza
tra l’uno e l’altro, e a Lui ci rendiamo.”
Se non vi
piace, allora non credete a Maometto, perché chi crede a Maometto
deve credere a Gesù, Mosé, Isacco e Ismaele. Deve credere a loro e
non fare mai differenza tra loro.
Se
Abramo, Ismaele, Isacco, Giacobbe, Mosé e Gesù fossero vivi oggi,
la nostra situazione sarebbe molto diversa. Noi avremmo trovato che
i profeti erano fratelli e saremmo stati tutti mussulmani, credenti
in un solo Dio. Per coloro che non credessero, la loro stima finale
verrà nel Giorno del Giudizio. Se così fosse stato il caso, non
avremmo i problemi attuali. Comunque, poiché così non è, il popolo
sfrutta la religione per creare sette e denominazioni diverse e
causa discordia tra la gente così da poterla
sfruttare.
E
ricordate, Gesù, figlio di Maria disse: “Figli di Israele, io sono
l’apostolo di Allah mandato a voi a conferma della Legge che venne
prima di me e vi do la Buona Novella di un Messaggero che verrà
dopo di me, il cui nome sarà Amhad”. E disse a Maometto di dire non
“O arabi”, ma “o popolo” e “O popolo, io sono il Messaggero di Dio
presso tutti voi”.
Per
coloro che stanno in Asia, Europa, Africa, Americhe e Australia e
negli oceani, Maometto è il profeta di tutti loro. Non si è rivolto
solo agli arabi, ma ha detto “Popolo, io sono il messaggero di Dio
per tutti voi”. Dice loro che viene nella tradizione di Gesù e Mosè
e che essi erano suoi fratelli e che questi erano libri sacri e
parola di Dio, in cui debbo credere per poter essere
mussulmani.
Perché
nella Torah e nella Bibbia non si fa menzione di Maometto? Ciò
significa che qualcuno si è messo a cancellare ogni riferimento a
Maometto e che ne dovrà rispondere nel Giorno del Giudizio. È un
peccato grave, perché dio disse qualcosa e qualcuno la cancellò. Se
togliessimo una parola sola dal Corano “dovremmo farti provare una
parte eguale di castigo in vita e una parte eguale in morte”: Dio
punirebbe chiunque facesse ciò tante volte in vita quante in morte.
Gesù ricorre venticinque volte nel Corano e nessun seguace di
Maometto potrebbe togliere quel riferimento a Gesù. Se mai qualcuno
volesse farlo per lui sarebbe un inferno, perché come si potrebbe
mai cancellare una parola che Dio ha detto venticinque
volte?
Nel
Corano, Mosé ricorre centotrentotto volte e Maria trentotto; e non
si possono cancellare. Così il Corano ha delle belle cose da dire
sui cristiani, sugli ebrei e sui loro profeti che nessuno potrà mai
cancellare. Perché non hanno detto: “No, queste vanno cancellate;
dite che solo Maometto e i suoi profeti erano il popolo eletto da
Dio”? Ciò sarebbe blasfemia, ma la Torah e la Bibbia vennero
scritte molto prima di Gesù.
Ora
vediamo la Torah e la Bibbia, in cui si fa menzione di Maometto.
“Coloro che non credono e sbarrano la via verso Dio e la Santa
Moschea e che abbiamo nominato eguali tra gli uomini”. Quindi
chiunque impedisca ai cristiani e agli ebrei o ai seguaci di altre
religioni di circolare attorno alla Kaaba è un
miscredente.
“I
miscredenti, che sbarrano la via verso Dio e la Santa Moschea e che
abbiamo nominato uguali tra gli uomini, siano essi locali o
provenienti dai territori circostanti...” cioè i residenti
dell’area e i visitatori e tutti che hanno un proposito sacro.
Attenti: abbiamo dato ad Abramo il sito della Casa Sacra dicendo:
“Non associate nulla alla devozione verso di Me; e santificate la
Mia Casa per quelli che vi circolano attorno, o restano in piedi, o
si inchinano o si prostrano (quindi in preghiera)”. “E abbiamo
proclamato il Pellegrinaggio tra gli uomini e verranno a te a piedi
e a cavallo di ogni animale verranno dalle più profonde rovine”.
Ciò significa che verranno dall’Australia, dal Canada, dalla
Svizzera e dalla Finlandia. Ciò si richiedeva duecentocinquant’anni
prima di Maometto: “Dalle più profonde rovine” significa da ogni
remoto angolo, e non solo gli arabi che credevano in
Maometto.
Quando
veniamo a coloro che credono in Gesù, sia pace a loro, essi
celebrano il giorno della sua nascita e il giorno della sua
circoncisione; credono veramente nella missione di Gesù. Cosa disse
Gesù quando salì sulla montagna e si rivolse alla gente? Disse:
“Beati i miti, perché erediteranno la terra”. In altre parole,
chiede al popolo di essere degno e mite, non colonialista,
terrorista, bigotto, pieno d’odio per le altre nazioni o invasore e
saccheggiatore.
“Beati i
misericordiosi, perché troveranno misericordia”. Verso chi Iddio
non ha misericordia? Ha misericordia per chi ha misericordia verso
gli altri. E per quelli che distruggono la gente, colpiscono con
razzi, bombe intelligenti e missili cruise, schiacciano bambini
contro i cingoli dei carri armati, sono questi misericordiosi?
Questi Egli punirà perché non sono tra i misericordiosi e violano
gli insegnamenti di Gesù. “Beati i miti, perché erediteranno la
terra; e beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. Chi è puro di
cuore vedrà Dio. E per quelli dal cuore nero, che commettono
genocidi, che odiano l’umanità e occupano territori, riducono la
gente a schiavi e li trattano come animali, essi non vedranno
Dio.
Chi vedrà
Dio saranno i puri di cuore, i cui cuori saranno immuni da
colonialismo, odio, invida e disprezzo. Questo è il popolo che
vedrà Dio. Chi seguirà Gesù sarà puro di cuore, misericordioso e
mite. Se crede in Gesù ed è un vero cristiano, questi saranno i
suoi principi.
Ma dove
sono i suoi insegnamenti, in vista di quanto succede oggi in Iraq,
a Guantanamo e in Palestina, e di cosa è successo in Vietnam, nelle
Filippine, nelle due guerre mondiali, e dell’uso delle bombe
atomiche in Giappone. Hanno il diritto di dire “Siamo cristiani”?
Mai!
Beati gli
oppressi, perché entreranno nel Regno di Dio, non i saccheggiatori
e i tiranni della terra. Loro non hanno posto in Paradiso; verranno
invece consegnati nel pozzo più profondo dell’Inferno.
Gesù
dice: “A chi vi prende il mantello non rifiutate nemmeno la
tunica”. E disse loro: “Avete sentito detto ‘occhio per occhio e
dente per dente’” perché lo si trova nella Torah, “ma io vi dico
che a chi vi dà uno schiaffo dovete porgere l’altra guancia”. “Per
chi fa un passo verso di voi, voi dovete fare un miglio verso di
loro”. In altre parole, se qualcuno vuole farvisi amico, cooperare
con voi, finire la sua lite con voi e fare un passo verso di voi,
voi dovete fare un miglio verso di lui. Questi sono gli
insegnamenti di Gesù. A loro disse anche: “Nessuno può servire due
padroni... Non potete servire Dio e il denaro”. Come può il
capitalismo oggi essere compatibile con gli insegnamenti di
Cristo?
Abramo stesso
era solito adorare il sole, la luna e le stelle. Non si può
fargliene una colpa, perché arrivò a conoscere Dio solo quando Dio
gli si rivelò. Dio gli disse: “Li ho creati tutti: il sole, la luna
e le stelle che tu adori, e il mondo intero”. Quindi Abramo disse:
“Ora ho visto la luce”.
Arrivammo
a conoscere la resurrezione, il Giorno del Giudizio e il Paradiso e
l’Inferno quando Dio ce lo disse. Altrimenti saremmo ancora rimasti
al buio. La sola religione a cui dovremmo aderire è la religione di
Dio. Ma se si disobbedisce alla Parola di Dio, allora riguarda solo
noi e dobbiamo assumerci la nostra responsabilità.
Nessuno
può cambiare nulla nel Corano; altrimenti non saremmo qui. Il
Corano dà la colpa a Maometto e parla di Gesù, di Mosé e degli
ebrei. Forse all’epoca c’erano guerre e comunque Maometto non
poteva cancellare le frasi a loro favore e nemmeno gli scribi che
poi redassero la rivelazione o i mussulmani fino al Giorno del
Giudizio. Se qualcuno cancellasse una parola del Corano verrebbe
consegnato all’Inferno.
Quindi
siamo sicuri che questo libro sia veritiero perché ci sono cose in
esso che conosciamo solo perché Dio le ha dette a noi. Inoltre, ci
sono cose che Maometto non avrebbe potuto mettere di suo, perché
non gli sono favorevoli. Egli gli disse: “Come poco saresti stato
propenso a loro se non ti avessimo rinforzato”. E gli disse: “In
tal caso dovremmo farti provare parte eguale di castigo in vita e
in morte”. Questo verso venne rivelato a lui ed egli lo ripeté a
tutti. Perché non lo cancellò? Perché non poteva.
Ora
arriviamo in breve ai problemi che proviamo oggi e che potrebbero
essere dovuti alla ciarlataneria tipica della religione e al
fraintendimento della stessa. Siamo giunti a definire mussulmani i
seguaci di Maometto, cristiani quelli di Gesù ed ebrei quelli di
Mosè. Abbiamo adottato norme di abbigliamento che ci separano gli
uni dagli altri e costruito templi diversi. Comunque, nel passato
non si poteva distinguere una chiesa da una moschea.
Poi
vennero il razzismo e il colonialismo e con loro chi voleva
controllare l’umanità. Chiunque voglia che la gente lo segua come
un gregge cerca di sfruttare la religione. Dicono: “Costruitevi il
tempio per farlo differente dai templi degli altri”. E ora bruciano
i templi degli altri in Nigeria e in Palestina. Gesù non ha portato
con sé una statua sua e di Maria per metterle in un tempio. Ciò è
avvenuto più tardi. Le preghiere, i digiuni, le elemosine ai poveri
e i pellegrinaggi alla Kaaba sono riti comuni di adorazione
prescritti da tutti i profeti. Il resto è uno sviluppo più tardo. E
anche quando la gente si fa il segno della croce fanno qualcosa che
Gesù non ha mai fatto; perché significa il crocifisso, ma Gesù non
ha mai pregato così. Poiché non c’erano crocifissi allora, questo
dev’essersi sviluppato dopo la morte di Gesù, sia pace a
lui.
È come
quelli che citano i detti del Profeta. Se Dio avesse voluto dirci
qualcosa, non ce l’avrebbe detto nel Corano? Questa è un’imitazione
del Talmud ebraico. Dicono che queste sono le leggi delle tavole,
ma il Talmud non era scritto. Qual è la differenza tra le tavole e
il Talmud? Se Dio lo dice, allora è lo stesso. I problemi che ci
affliggono oggi sono il risultato degli errori in cui le religioni
incorrono. Se una rivoluzione culturale o religiosa si desse oggi,
allora, forse, la vita umana sulla terra migliorerebbe e la pace,
l’armonia e l’amore prevarrebbero. Altrimenti, continueremmo nella
corsa alle armi, nell’inimicizia e nell’odio e nel distruggerci gli
uni gli altri con le bombe nucleari.
Purtroppo, in questa
felice occasione che riunisce assieme i seguaci di tanti profeti
diversi, l’umore è rannuvolato da eventi come i fatti di Palestina
e Irak, Abdul Basset Al Megrahi, le infermiere bulgare e Saddam
Hussein. Queste sono tragedie. Guardate cosa sta succedendo in
Palestina, Afghanistan e Iraq. Queste sono catastrofi che non
possiamo ignorare.
Da un
lato dicono che non ci dovrebbe essere interferenza nella funzione
delle corti. Se un traditore e un lacché dell’imperialismo è
arrestato e condannato dalla corte a morte o alla prigione, dicono,
“Non avete rispetto per le regole della legge e per le corti. Avete
inverferito nel lavoro delle corti e non avete consentito loro di
svolgerlo. Perché avete interferito e detto alla corte di
condannarlo a morte?”
Bene:
abbiamo permesso alla corte di decidere in libertà. Però hanno
detto: “Avreste dovuto interferire, cambiare la sentenza,
prosciogliere le infermiere bulgare e liberarle subito!” Noi
abbiamo risposto: “Questo è quanto deciso dalla corte”. Hanno
detto: “No, non vogliamo sentirlo. Proscioglietele”. Noi abbiamo
detto: “Non avete detto che la legge dovrebbe regnare suprema e che
bisogna stare alle decisioni della corte?”
Quindi le
procedure, gli standard e le relazioni tra gli stati sono state
sovvertite. C’è un punto che non ho ancora svolto perché è duro e
molto triste. In primo luogo, è molto dolorosa un’accusa di
omicidio per gli angeli della misericordia e per i medici che
curano la gente. È intollerabile, inconcepibile e incredibile. Come
può un’infermiera chiamata angelo della misericordia uccidere un
bimbo?
Il
quesito è se l’equipe medica è stata trovata colpevole o no. Se è
stata trovata colpevole dovrebbe essere condannata a morte. Ciò è
elementare. Sta alla corte decidere se qualcuno ha commesso un
omicidio premeditato oppure no, o se qualcuno ha commesso una
rapina o no. Se viene trovato colpevole, va punito, e se non è
trovato colpevole va prosciolto.
Questa è
la prima volta che parlo di questa storia. Non è importante se le
infermiere di Benghazi saranno condannate a morte o no. Se qualcuno
ha commesso un crimine punibile per legge con la morte, la corte
deve condannarlo a morte. Se il crimine è punibile col carcere, la
corte deve condannare il colpevole a un periodo in carcere. Fin qui
ciò non risolve la questione. La questione è se i membri
dell’equipe medica sono stati accusati di aver deliberatamente
iniettato il virus dell’AIDS ai bambini libici. Sono stati trovati
colpevoli e quindi condannati a morte. Questa è una questione
secondaria e non c’entra comunque col caso.
Che siano
stati condannati a morte o no non è rilevante per me. Chiunque
perpetra un crimine deve esserne ritenuto resposabile. È un altro
problema. Il quesito importante è: perché voi, membri dell’equipe
medica, iniettate il virus dell’AIDS ai bambini? Questo è quanto
vogliamo sapere, ma non abbiamo risposta. Chi ve l’ha ordinato? Chi
ve l’ha detto? Qualcuno è venuto da voi? È stato il servizio
segreto libico, quello americano, quello israeliano a venire da
voi, a darvi la fiala e a dirvi di fare le iniezioni ai
bambini?
Dobbiamo
scoprirlo. Se è provato che le infermiere hanno deliberatamente
iniettato il virus dell’AIDS ai bambini e quindi sono state
condannate a morte, allora ciò non è importante. Le dovremmo
condannare a morte se avessero veramente compiuto questo atto
deliberatamente. In tal caso, la condanna a morte è conclusione
scontata. La pena va impartita sia che si tratti di bulgare,
libiche o pachistane. Il nocciolo della questione è capire perché
le infermiere hanno iniettato il virus ai bambini. Se è provato che
era il risultato della negligenza o dell’ignoranza del fatto che la
fiala o il sangue fosse contaminato col virus dell’AIDS, allora è
un chiaro caso di negligenza e di mancanza di precauzioni proprie.
Comunque, se era provato che era un atto doloso, perché l’hanno
fatto?
Perché
avete iniettato il virus dell’AIDS ai bambini deliberatamente?
Spiegateci quali interessi avete, come equipe medica, a uccidere
400 bambini. Che interesse ha la Bulgaria o la Palestina affinché
voi iniettiate il virus dell’AIDS ai bimbi libici?
È
essenziale che conosciamo gli interessi delle infermiere e del
medico nella morte dei 400 bimbi libici. Debbono informarci del
loro interesse nell’uccidere 400 bimbi libici. Come serve gli
interessi della Bulgaria sei l’equipe medica bulgara uccide 400
bambini? Se qualcuno è venuto a dir loro di iniettare ai bambini il
virus dell’AIDS, diteci chi è. L’avete fatto deliberatamente, ma da
dove v’è venuta l’idea? Chi ve l’ha ordinato? Deovete dirci quale
servizio segreto vi ha dato la fiala. Ecco il quesito che ancora
non ha risposta e la cui risposta è necessaria. Perché avete fatto
quelle iniezioni deliberatamente? Chi ve l’ha ordinato? Come ne
uscirete? Vi hanno dato denaro? Vi hanno minacciato? Resta un
enigma.
Per me,
l’enigma è più importante del caso in sé. Che siano condannati a
morte o no o rilasciati o no, è del tutto irrilevante. È invece
rilevante che motivo ha spinto l’equipe medica a iniettare
deliberatamente il virus dell’AIDS ai bambini. Chi gliel’ha
ordinato? Chi gli ha dato il virus? Come l’hanno ottenuto? Ciò è
molto importante perché potrebbe accadere ancora domani. Non mi
interessa che l’equipe sia libica, bulgara o finlandese. Non è
importante per me. Ciò che per me è importante è che un’equipe
medica ha commesso un atto deliberato secondo il verdetto della
corte e noi vogliamo conoscere perché l’ha fatto.
Abdul
Basset Al-Mugrahi finì sotto processo in una corte la cui
competenza venne messa in discussione da giudici, avvocati e
osservatori internazionali che assistettero al processo. E dissero
che nella corte c’erano elementi dei servizi segreti dello stato di
nazionalità dell’aeroplano e dello stato di nazionalità delle
vittime. Ciò significa che la corte non è valida. Il Movimento
Non-Allineato, la Lega Araba, la Organizzazione della Conferenza
Islamica e le Nazioni Unite hanno detto che Abdul Basset è un
ostaggio politico e che non è stato condannato. Gli osservatori
internazionali hanno detto che gli elementi di un certo servizio
segreto erano presenti in aula e parlavano sottovoce ai
giudici.
La
competenza della corte che istituì il procesoo ad Abdul Bassett
venne messa in discussione, ma nessuno dice che egli debba essere
rilasciato. Chi l’ha condannato dice che tutto è finito perché la
corte ha già prounciato la sentenza.
Perché
non dite che il tribunale di Benghazi ha già pronunciato la
sentenza? Piuttosto dite che l’equipe medica dovrebbe essere
rilasciata a prescindere dalle decisioni della corte. Anche noi
diciamo che Abdul Basset dovrebbe essere rilasciato a prescindere
dalle decisione della corte di Scozia. Così dovrebbe essere; voi
dite: “No, non verrà rilasciato”. Bene: allora nemmeno questi
verranno rilasciati.
Sono
standard corrotti. Come si può stabilire amicizia, cooperazione e
pace se di norma si usano due pesi e due misure?
Chi dice che si
debba stabilire un fondo a cui gli stati contribuiscano per
compensare le famiglie e curare i bambini ingannano il mondo
intero. Questa è una menzogna, perché nel fondo non c’è niente.
Esponiamo al pubblico quegli stati che hanno detto d’aver istituito
un fondo e di avervi contribuito per far fronte ai problemi dei
bambini. È una menzogna. Il fondo è vuoto e nessuno stato o ditta
ha mai versato contributi.
Ora
veniamo a un problema che preoccupa il mondo intero. Saddam Hussein
è stato condannato a morte. Quando si eseguirà la sentenza? C’è chi
dice che avverrà domani e altri dicono dopodomani.
Primo,
Saddam Hussein è prigioniero di guerra destituito dalle forze di
invasione straniere e non dall’esercito iracheno o dal popolo
iracheno. Un’occupazione straniera ha preso possesso del paese e
del suo Presidente. Il Presidente venne messo in cella mentre il
paese cadeva sotto l’occupazione e patì il genocidio. Così
fu.
Il suo
processo non fu valido perché era prigioniero di guerra, come era
riconosciuto dalla potenza occupante che l’ebbe arrestato. Le
Convenzioni dell’Aja e di Ginevra stipulano che è prigioniero di
guerra. E allora come lo si può mettere sotto processo? Una volta
compiute le operazioni militari, lo si sarebbe dovuto
rilasciare.
Se
supponiamo, tanto per parlare, che debba essere messo sotto
processo, le potenze che l’hanno catturato, gli USA e il Regno
Unito, dovrebbero metterlo sotto processo. Ma non è valido che sia
processato da una corte irachena. Tale corte è una
farsa.
Omar
Al-Mukhtar venne arrestato dagli italiani. Non istituirono una
corte libabese e chieserlo di processarlo. Gli italiani formarono
la loro corte nominale e lo condannarono immediatamente a morte.
Occuparono il paese, arrestarono il leader della resistenza e lo
condannarono a morte. Tale è la natura della tirannia e del
colonialismo e la storia ricordò il martire Omar Al-Mukhtar che
cadde in battaglia e venne assassinato dall’Italia.
Se
vogliono uccidere Saddam Hussein, che l’America e l’Inghilterra lo
facciano e se ne assumano la responsabilità. Che mandino generali
americani e inglesi, che istituiscano una corte nominale e lo
ammazzino. “Tu, Saddam Hussein, eri Presidente dell’Iraq e hai
costruito una bomba nucleare che noi non abbiamo trovato. Abbiamo
distrutto il tuo paese e ti abbiamo arrestato. A prescindere dalla
nostra prospettiva ora, non ti vogliamo; vogliamo ucciderti e
sbarazzarci di te.”
Che si
assumano con coraggio le loro responsabilità di fronte al mondo e
lo ammazzino. Ma dire: “Forza iracheni: processate Saddam Hussein”
è una burla. Chi credono di far fessi? È una farsa. Che ha l’Iraq a
che fare con Saddam Hussein quando è occupato? Tutti gli iracheni
subiscono l’occupazione, anche i giudici, gli edifici, le leggi e
tutto quanto hanno. Anche il giudice è schiavo e sotto occupazione,
con la sua casa il suo ufficio, le sue leggi e tutto quanto
ha.
Come si
possono rompere i trattati internazionali? Se questo mondo ha
ancora una coscienza, e, purtroppo, io stesso sono tra i
responsabili in questo mondo basso e degradato, il caso di Saddam
Hussein dovrebbe essere portato di fronte alla Corte Internazionale
di Giustizia e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per un
consulto.
Forse che
la Corte Internazionale di Giustizia non può decidere, sulla base
del diritto internazionale, su come affrontare un tale caso? La
Corte Internazionale può dare un’opinione di stima riguado
l’illegittimità della corte istituita dagli americani in Iraq e la
sua mancanza di diritto di processare e condannare Saddam
Hussein.
Che la
Corte Internazionale si pronunci così e che l’Assemblea Generale
dell’ONU entri in sessione e quindi si pronunci. È il Parlamento
del mondo e vogliamo che il Parlamento del mondo si pronunci,
perché la corte che l’ha processato non solo è stata messa in
discussione non solo come procedura, ma anche nella sua stessa
validità. Che la Corte Internazionale ci informi se un prigioniero
di guerra può essere messo o no sotto processo. Vorremmo anche
sapere se i massacri perpetrati ogni giorno sono punibili ai sensi
dei trattati internazionali o no. Chi ne è responsabile? Come mai
scoprono centinaia di corpi bendati di sconosciuti ogni giorno? Chi
sta usando le auto-bomba? Chi colloca le mine? Perché non li
identificano se sono una delle organizzazioni di resistenza? Perché
non dichiarano: “Noi siamo la resistenza tal dei tali, sciita,
sunnita o che?”
Potrebbero dire: “È
il nostro nemico e l’abbiamo fatto”. Ma non c’è responsabilità da
rivendicare per nessuna operazione. Perché tutte queste operazioni
anonime mentre le altre operazioni del mondo sono identificate?
Anche Al-Qaeda, che considerano un’organizzazione terroristica,
rivendica la responsabilità delle sue operazioni. L’IRA, l’Esercito
Repubblicano Irlandese, classificato come organizzazione
terrorista, rivendica la responsabilità delle sue operazioni. Tra i
baschi, l’ETA rivendica la responsabilità delle sue operazioni.
Anche Al-Zarqawi e gli altri considerati terroristi rivendicavano
la responsabilità delle loro operazioni
Vogliono
mostrare che sono capaci di colpire il nemico e che hanno una
leadership efficace e che è nel loro interesse annunciare queste
operazioni. Perché nessuno rivendica le operazioni che ogni giorno
hanno luogo in Iraq, che tolgono centinaia di vite? Chi sta
uccidendo gli esperti e gli scienziati? Che cos’hanno a che fare
sciiti e sunniti con uno scienziato o un docente? Un docente di
chimica è trovato assassinato? La chimica ha forse a che fare
qualcosa con sciiti e sunniti? Il tizio ha insegnato chimica a
sciiti, sunniti e quant’altro.
Come può
il mondo celebrare questi come giorni gloriosi, i 2006 anni
trascorsi dalla nascita di Cristo e i 1374 anni passati dalla morte
dell’ultimo dei profeti, mentre una tragedia si spiega sotto i
nostri occhi? Cristo disse: “Avete sentito dire ‘occhio per occhio
e dente per dente’, ma io vi dico, a chi vi dà uno schiaffo porgete
l’altra guancia’”.
Come si
può rimanere in silenzio quando si sente ogni giorno della orte di
centinaia di iracheni? Qual è la ragione di questo genocidio?
Questo è assassinio di massa contro la razza araba. È una campagna
di annientamento contro gli arabi e come tale dovrebbe essere
documentata.
Vogliamo
che la Corte Internazionale e l’Assemblea Generale dell’ONU si
pronuncino sul caso di Saddam Hussein e sul problema del genocidio.
Chi ne è responsabile? Qualcuno deve esserne ritenuto responsabile
e quindi processato.
D’accordo, Saddam
Hussein venne processato per il massacro di Al-Dujeil. Ci informano
che ci furono centoquaranta vittime. Comunque, ora ci sono
centoquarantamila vittime. Chi verrà processato per i mille Dujeil
perpetrati ogni giorno? O quello di Saddam Hussein è criminale e
gli altri che succedono van bene?
Che farsa
è questa? Dov’è il Papa? Dov’è la Chiesa? Dov’è Gesù? Dov’è Mosè?
Dov’è Maometto? Dov’è Budda? Dov’è Zarathustra? Dov’è Confucio?
Dov’è la coscienza del mondo? Che mondo ipocrita è questo? Se solo
quelli che hanno commesso questi crimini uscissero alla luce e
confessassero, allora il mondo potrebbe parlare e chiamarli per
quello che sono.
Questo è
un genocidio, che è punibile secondo il diritto internazionale di
fronte alla Corte Criminale Internazionale e secondo tutti i
trattati che combattono i crimini contro l’umanità.
Non c’è
dubbio che ciò che sta avendo luogo in Iraq è un genocidio. Dopo
vent’anni Saddam Hussein è accusato di aver ucciso centoquaranta
persone e ora ne muoiono centoquarantamila al giorno. Quanti Saddam
si possono trovare per i Dujeil che hanno luogo oggi?
È
naturale che il mondo abbia paura. È un mondo ipocrita e meschino,
senza importanza e pieno di chiacchericcio inutile. È un mondo
codardo, spregevole e incapace di dire la verità. Ci sono diavoli
muti tra gli aderenti a tutte le sette e le religioni e in tutte le
nazioni e in tutti i popoli. Sono insignificanti e spregevoli. Come
può il mondo starsene zitto di fronte a tutti questi
massacri?
Infine,
in questa occasione, copie del Libro Bianco saranno distribuite
agli ambasciatori e ai distinti capi delle chiese. Il Libro Bianco
è la soluzione radicale, migliore e definitiva ai problemi del
Medio Oriente e della Palestina.
Non c’è
altra soluzione che l’istituzione di un solo stato. Chi parla di
due stati sta perdendo tempo, non è serio e non sa nulla della
Questione. Non conoscono né l’area geografica né la gente. L’area
situata tra il Giordano e il Mediterraneo non potrà mai ospitare
due stati. Sarebbe un sacrificio per gli ebrei e per i palestinesi.
Chi parla di due stati non ha a cuore il futuro né degli ebrei né
dei palestinesi.
Cossiga,
Presidente dell’Italia, una volta disse a un mio inviato: “Senta! A
noi non interessa cosa succede ai palestinesi e agli ebrei domani,
non ci interessa nemmeno se vanno all’inferno. Ciò che ci interessa
oggi è che vogliamo istituire la pace nei nostri giorni. Possiamo
istituire due stati o cos’altro. Comunque, se questa pace si rivela
poi una bomba a orologeria, allora che saltino in aria entrambi”.
Così la vedevano. Avrebbero voluto dire: “Il problema della
Palestina venne risolto durante il governo del Presidente tal dei
tali. Aprimmo i negoziati e li risolvemmo. Se dopo di ciò si sono
annientati a noi non interessa”. Così chi parla di due stati
inganna gli ebrei e i palestinesi.
Uno stato
ebraico non potrebbe sopravvivere con uno stato palestinese
accanto. Leggete il Libro Bianco; è convincente. Comunque, se gli
israeliti stessi lo rifiutano, ciò significa che il movimento
sionista è un movimento razzista e si autocondannerebbe come
movimento razzista religioso.
Dobbiamo
accettare l’ ‘altro’. Dobbiamo accettare i palestinesi. Dobbiamo
accettare i cristiani, i mussulmani, i drusi e tutti gli altri.
Questo stato sarebbe una mescidanza come il Libano. Il Libano è uno
stato e ci sono quote, ma non si annientano a vicenda; alla fine
della giornata, tale stato sarebbe un altro Libano, uno stato
armonioso come ogni stato unico.
Perché
non può esserci un solo stato chiamato “Isratina”o come volete?
Perché non uno stato solo? Se gli israeliani dicono “no”, ciò
significa che vogliono chiudere la porta in faccia alla
pace