A Timbuctù, il fratello, capo della rivoluzione, guida in preghiera presidenti e mussulmani da diverse parti del mondo e pronuncia un discorso
Muammar Al Gheddafi parla italiano
Muammar Al Gaddafi speaks Italian
A Timbuctù, il fratello, capo della rivoluzione, guida in preghiera presidenti e mussulmani da diverse parti del mondo e pronuncia un discorso
10.04.2006
“Guardate! Allah e i suoi
angeli infondono benedizioni al Profeta. Credenti, implorate
benedizione a lui e salutatelo con degni omaggi!”
Dalla
città storica di Timbuctù ci rivolgiamo alla nazione islamica e al
mondo in un grande giorno per la storia dell’umanità. Oggi, lunedì
12 di Rabi-al Awwal, giorno glorioso negli annali dell’umanità,
nacque Maometto, Sigillo di tutti i Profeti. A anche in questo
stesso giorno Egli, Sigillo di tutti Profeti, morì.
L’umanità
ha due date chiave, date che debbono risaltare: la prima era il
giorno in cui Gesù, sia pace a lui, nacque, perché la sua nascita
fu veramente un miracolo di Dio. La seconda è oggi, il giorno in
cui il Sigillo di tutti i Profeti nacque e il giorno in cui morì.
Proprio in questo giorno, lunedì 12 di Rabi-al Awwal, 633 anni dopo
la nascita di Gesù, Maometto, Sigillo di tutti i Profeti, morì. Da
quel giorno non ci furono altre rivelazioni dal cielo alla terra e
al suo popolo. Il cielo rimase in silenzio e tale resterà fino al
giorno del giudizio. “E quando i messaggeri arriveranno al tempo
stabilito. E qual è il tempo stabilito? Il Giorno della Decisione”.
L’umanità ha udito le ultime parole dal cielo attraverso
Maometto.
Purtroppo
la storia che si legge oggi è falsa; manca di verità. Si presume
erroneamente che Maometto sia il Profeta solo degli arabi e dei
mussulmani. Sbagliato. Maometto è il profeta di tutti i popoli. Il
suo messaggio oltrepassa le fedi precedenti. Se fosse stato vivo
quando il messaggio venne rivelato a Maometto, Gesù sarebbe stato
uno dei suoi seguaci. Tutti debbono essere mussulmani. Ciò è quanto
Dio vuole e non si può ottenere facilmente.
La
religione prima di Allah è Islam (sottomissione al Suo Volere): “Se
qualcuno vuole una religione altra che l’Islam (sottomissione ad
Allah) ciò non sarà mai accettato; e nell’Aldilà egli sarà tra
coloro che hanno perduto (ogni bene spirituale)”. Abramo, Giacobbe,
Isacco, Ismaele e tutte le altre tribù erano mussulmane. Tutti i
Profeti difendevano l’Islam e Maometto era il loro
sigillo.
Abbiamo
sentito che alcuni hanno insultato il Profeta. I mussulmani si
adirarono. Videro in questo atto un insulto al loro profeta.
Ciononostante, chiunque abbia insultato Maometto ha di fatto
insultato il proprio profeta perché Maometto è il profeta di chi
vive in Scandinavia, in Europa, in America, in Asia e in Africa. Il
curriculum scandinavo è viziato e fomenta l’odio. Credevano che
Maometto non fosse il loro profeta. Maometto è il profeta di
tutti.
Se ci
diciamo sostenitori della libertà di espressione, ci saremmo dovuti
aspettare una raffigurazione di Gesù con una bomba nucleare in
testa, visto che i seguaci di Gesù costruiscono bombe
nucleari.
Hanno
disegnato Maometto con una piccola bomba artigianale in testa...
Maometto è innocente; non aveva niente a che fare con la bomba.
Volevano dire che i suoi seguaci impiegano la bomba. È innocente
anche Gesù, pace sia con lui, e non ha niente a che vedere con la
bomba nucleare; ma furono i suoi seguaci a costruirla. Se
insistiamo sulla libertà di espressione e sulla libertà di stampa,
dovremmo vedere una raffigurazione di Gesù con una bomba nucleare
in testa, anche che Maometto non ha niente a che vedere con le
bombe fatte in casa né Gesù ha a che vedere con le bombe nucleari.
Hanno anche disegnato Maometto circondato da donne velate perché le
donne mussulmane portano il velo; dovremmo aspettarci Gesù in mezzo
alle donne nude perché le cristiane sono nude. In Scandinavia, le
donne sono nude e si dicono seguaci di Gesù. Naturalmente, Gesù è
innocente e non ha niente a che fare con le donne nude; e Maometto
non ha nulla a che fare con le donne velate. Ciononostante, la
liebrtà di stampa da cui dipendono richiede che raffigurino Gesù in
mezzo alle donne esattamente come Maometto è stato raffigurato in
mezzo alle donne.
Alla
fine, l’approccio dell’Ovest, dell’Europa e degli Stati Uniti
fomenta l’odio. È corrotto, inumano e viziato. Il cosiddetto Antico
Testamento e il Nuovo Testamanto non sono l’Antico e il Nuovo
Testamento.
I due
testamenti sono frodi. Sono stati scritti centinaia di anni dopo
Gesù. La Bibbia ha in sé parole che non si addicono a Gesù e a
Mosè. Se si volesse veramente riaggiustare il corso della storia
umana e vivere nel villaggio globale della civiltà globalizzata,
dovremmo andare alla ricerca della Bibbia vera perché la Bibbia che
abbiamo oggi è un falso.
La Bibbia
che avete oggi non fa riferimento a Maometto, anche se la Bibbia
rivelata da Dio si riferisce a Maometto ripetutamente.
Dobbiamo
cercare il Vangelo di Barnaba (Barnaba l’Apostolo). È la vera
Bibbia, quella che parla in dettaglio di Maometto che verrà dopo
Gesù, la cui fede supererà quella di Gesù e che sarà il messaggero
di Dio a tutto il popolo.
Questo è
quanto Gesù ha detto nella vera Bibbia. Non è la Bibbia falsa al
momento in circolazione. È la parola di Dio.
Gesù,
figlio di Maria, disse: “O Figli di Israele! Io sono l’apostolo di
Allah mandato a voi”. Gesù si rivolgeva in verità agli israeliti,
che vuol dire che Gesù mando il suo messaggio agli israeliti e non
ad altre nazioni. L’Europa non ha niente a che vedere con la
religione di Gesù. L’America non ha nulla a che vedere con la
religione di Gesù e l’Africa non ha nulla a che vedere con la
religione di Gesù. Gesù disse loro:
“O Figli
di Israele! Io sono l’aposto di Allah mandato a voi a conferma
della Legge che venne prima di me”, che significa che stava
parlando agli israeliti. Gesù non ha fatto cenno all’Antico
Testamento, stava parlando del Libro di Mosè; in altre parole,
stava chiedendo ai seguaci di Mosè di rinunciare alla fede di Mosè
e di abbracciare quella di Gesù. Per la stessa ragione i seguaci di
Gesù debbono rinunciare alla fede di Gesù e abbracciare la fede di
Maometto dopo Gesù.
Se Mosè
fosse stato vivo all’avvento di Gesù avrebbe abbracciato il
Cristianesimo. Chi continuò a seguire la Fede di Mosè e non seguì
Gesù aveva torto.
Se Gesù
fosse stato vivo all’avvento di Maometto, Gesù avrebbe abbracciato
l’Islam e coloro che avessero continuato a seguire Gesù dopo
Maometto avrebbero avuto torto. Da Timbuctù stiamo tentando di
correggere la storia dell’umanità. Gesù disse: Figli di Israele! Io
sono l’apostolo di Allah mandato a voi a conferma della Legge
venuta prima di me, e vi do la Buona Novella di un Messaggero che
verrà dopo di me il cui nome sarà Ahmad. C’è questa frase nella
bibbia oggi? Non c’è, anche se Gesù l’ha detto agli Israeliti...
Ciò significa che hanno soppresso le parole di Gesù. Dio ci disse
che queste parole vennero tolte dalla Bibbia perché Gesù disse che
sarebbe venuto un altro profeta dopo di lui, di nome Amhad, che è
Mummahad. Quindi, ciò che chiamano il Libro Sacro non è il Libro
Sacro rivelato da Dio a Mosé.
Se
vogliono vivere in pace con noi, debbono stabilire commissioni per
rivedere l’approccio occidentale alla Bibbia, perché esso è
falso.
Si
istituirono commissioni americane e islamiche per rivedere i
programmi scolastici nei paesi islamici. Si dovrebbero istituire
commissioni islamico-americane per rivedere i programmi scolastici
americani ed europei.
Per loro
informazione, Mosè ricorre sedici volte nel Corano. Perché non
abbiamo soppresso questi riferimenti? Il Corano è la parola di Dio
e non possiamo sopprimere la parola di Dio perché se lo facessimo
saremmo infedeli. E invece hanno comunque soppresso qualsiasi
riferimonto nel Vecchio e nel Nuovo Testamento a Maometto. Noi li
sfidiamo a pubblicare il Vangelo di Barnaba. Ci sono 33 riferimenti
nel Corano a Maria. Perché non abbiamo tolto questi riferimenti?
Perché è la parola di Dio e non possiamo cambiarla.
Gesù, la
pace sia con lui, ricorre 25 volte nel Corano. Non possiamo
manomettere i riferimenti perché è la parola di Dio. Il Corano fa
riferimento anche a Maria, Mosé e Gesù: li glorifica e riconosce
che sono santi e sacri. Però di Maometto non si fa menzione nella
Bibbia anche se un tempo le citazioni c’erano. Dio citava Maometto.
Quindi la Bibbia è stata falsificata. Solo il Corano è rimasto
autentico. Dio chiese al profeta Maometto di dire: “O uomini! Io
sono mandato a voi come Messaggero di Allah”. E dio chiede a tutti
gli uomini di seguire il suo messaggero, il profeta abalfabeta di
cui parlavano l’Antico e il Nuovo Testamento. Però le copie che
sono oggi in circolazione non fanno cenno a ciò; e questo significa
che sono contraffatte.
Non
dovete alterarvi perché Dio dice: “È Colui che ha mandato il Suo
Messaggero come guida alla Religione della Verità, perché la
proclami sopra ogni religione, anche se i pagani lo
detestino”.
Dio
ripetè questo verso due volte in due Surah del Corano: “perché la
proclami sopra ogni religione, anche se i pagani lo
detestino”.
Non vi
adirate se la fede di Maometto conquisterà tutte le altre
religioni, che lo vogliano o meno. L’ha detto Dio.
Per
diffondere l’Islam non abbiamo bisogno d bombe o di spade. Abbiamo
cinquanta milioni di mussulmani in Europa e ci sono segni che Dio
proclamerà l’Islam in Europa senza armi e senza conquiste. I
cinquanta milioni di mussulmani d’Europa cambieranno l’Europa negli
anni e ne faranno un continente islamico.
Dio ha
ordinato che una nazione islamica come la Turchia entri ora
nell’Unione Europea. Questi cinquanta milioni di mussulmani si
moltiplicheranno fino a cento milioni di mussulmani in Europa. La
Bosnia è un membro della UE ed è un paese islamico almeno per il
cinquanta per cento della popolazione. Le statistiche dicono che ci
sono migliaia di moschee in Europa. Abbiamo migliaia di
organizzazioni e società islamiche in Europa.
L’America
e l’Europa si preoccupano. Debbono o accettare il fatto che col
tempo diventeranno mussulmane o dichiarare guerra all’Islam. Fino a
quando Maometto è un rofeta per tutti, come dice il Corano, allora
tutti i popoli debbono rispondere alla chiamata di Maometto. Dio
disse a Maometto: “E proclama all’umanità il Pellegrinaggio.
Verranno da te a piedi e sul cammello più magro; verranno da ogni
baratro profondo”. Egli chiese di invitare tutti i popoli al
pellegrinaggio alla Mecca, non solo agli arabi, non solo ai
mussulmani. Lo fece perché Maometto è il profeta di tutti i popoli
e perché la Mecca è la prima casa in cui Dio venne adorato in
terra.
Dio dice
nel Corano che “la prima Casa (di preghiera) istituita per gli
uomini fu quella di Bacca: piena di benedizioni e di guida per
tutti”. Egli vuol dir tutti e non gli arabi, non i mussulmani. Egli
vuol dire tutto il popolo del mondo. È la prima casa costruita
sulla terra per adorare Dio e venne costruita per tutti i popoli.
“Il pellegrinaggio là è un dovere verso Allah per tutti coloro che
posso permettersi il viaggio”. Non ha detto che gli arabi e i
mussulmeni dovrebbero andare in pellegrinaggio; ha detto tutti. In
seguito dice: “Ricordate: ‘Abbiamo fatto della Casa un luogo sicuro
di assemblea per gli uomini”. Con ciò Egli vuol dire “un luogo di
incontro”. Ognuno ha il diritto di andare in pellegrinaggio alla
Mecca, di circolare attorno alla Kaaba e di camminare tra al-Safa e
al-Marwa, di stare ad Arafat e di lanciare sassi alla colonna di
pietra del diavolo di Aqaba.
Tutti i
popoli, non solo arabi e mussulmani, sono chiamati a circolare
attorno alla Kaaba perché questa è la casa di Dio per tutti gli
uomini. Tutti gli uomini, non solo arabi e mussulmani, sono
chiamati a camminare tra Safa e Marwa. Tutti i popoli, non solo
arabi e mussulmani, sono chiamati ad Arafat. Tutti i popoli sono
chiamati a lapidare il la colonna del diavolo.
Quanto
capita oggi è un errore che abbiamo commesso. Cosa dovrebbe
impedire al popolo il pellegrinaggio alla Casa di Dio e perché?
Perché gli ebrei e i cristiani non dovrebbero circolare attorno
alla Kaaba se sono chiamati ad abbandonare l’Ebraismo e il
Cristianesimo e a rispondere alla chiamata di
Maometto?
Dio disse a
Maometto: “Maometto, chiedi al popolo di circolare attorno alla
Kaaba”. Egli disse che il popolo me lo doveva. Debbono venire e
circolare attorno alla Vecchia Casa. Non abbiamo ragioni di impedir
loro di farlo.
Se il
presidente francese, americano o italiano venissero a dirvi
“Obbedisco alla chiamata di Maometto e circolo attorno alla Kaaba”,
cosa rispondereste? Non abbiamo niente da dire. C’è solo un verso
del Corano che dice: “O voi che credete! In verità i Pagani sono
immondi; quindi non lasciateli, dopo questo loro anno, avvicinare
alla Sacra Moschea”. Diciamo loro che solo immondi e pagani? Li
mettiamo alla prova? Diciamo al presidente americano che viene al
pellegrinaggio che è immondo e pagano?
Risponderà
così: non son un “politeista” e non sono “immondo”, come potete
accusarmene? Se fossi immondo, mi stringereste la mano? Mangereste
e berreste con me? Come potete farmi vostro amico e considerarmi
alleato? Se io fossi immondo, non toccatemi. Direbbe: “Non sono
immondo e non sono politeista”. Quindi vi mostrerebbe il dollaro
che usa nelle sue transazioni e direbbe: “Ecco qui: leggete le
parole scritte sul dollaro che usate. Dice, secondo il traduttore,
‘Ci Affidiamo A Dio’”.
Il
politeista e l’immondo non possono essere in stretta prossimità
della Sacra Moschea. Però chi è il politeista, l’immondo? Nessuno
del Popolo del Libro dice che io sono politeista e immondo. Il
Corano dice che al politeista e all’immondo è proibito l’Hajj.
Ciononostante, il Popolo del Libro non è né politeista né
immondo.
Questa è
una nuova controversia e una nuova sfida che emerge in questo
grande giorno a Timbuctù. Oggi il mondo riconsidera asserzioni che
fino ad ora sono state date per scontate.
Ho alcune
statistiche alla mano. In Europa oggi ci sono 50 milioni di
mussulmani, 14 mila moschee e centri islamici e 1500 società e
organizzazioni islamiche. Negli anni i numeri sono destinati ad
aumentare, assieme alla Turchia, alla Bosnia e all’Albania. Di
conseguenza, le parole pronunciate da Dio nel Corano si stanno
avverando: “È Colui che ha mandato il Suo Messaggero come guida
alla Religione della Verità, perché la proclami sopra ogni
religione, anche se i pagani lo detestino”.
L’Islam è
il destino e la fede dell’umanità. Questa è la parola di Dio. È il
volere di Dio. Dio è grande.
È una
sfida nuova, i nuovi tumulti di cui il mondo saprà presto, che
vengono da Timbuctù.
È
veramente un grande giorno, il giorno in cui il Sigillo di Tutti i
Profeti nacque e in cui morì. Il calendario dovrebbe basarsi
sull’anno della nascita di Gesù, perché la sua nascita fu un
miracolo, e sull’anno in cui Maometto, il Sigillo di Tutti i
Profeti, morì. 2006 anni passarono dal miracolo della nascita di
Gesù e 1374 dalla morte del Sigillo di Tutti i Profeti. Quindi
l’umanità deve ora riferirsi a questi parametri quando scrive le
date: 2006 AD corrisponde al 1374 dopo la morte del Profeta. Questo
problema dev’essere chiaro a tutto il mondo.
Ci si
potrebbe chiedere perché abbiamo scelto Timbuctù e non qualsiasi
altro posto nel mondo islamico come luogo da cui lanciare questa
sfida. In risposta, dico che è perché questo villaggio, o piuttosto
questa oasi, è storica dal punto di vista sia sociale sia
religioso.
Timbuctù
era un tempo il luogo da cui la luce dell’Islam si irradiò
attraverso il continente africano per tutto il mondo islamico. È
una grande gloria conferita al popolo di Timbuctù. Timbuctù era un
faro che spendeva sull’orizzonte. C’erano studiosi che hanno
dedicato la vita in questa oasi in mezzo al deserto per diffondere
la parola di Dio. Però poi successe qualcosa.
I nemici
di Dio manomisero i Libri. Sono i nemici di Maometto Sigillo di
Tutti i Profeti, i nemici del Libro di Dio, il Corano e il libro da
cui “non può giungere il falso da prima o da dietro”. Dio lo
conserva intatto: non verrà cambiato. Malgrado ciò, Dio ci disse
che gli altri libri vennero manomessi e in loro si intromise il
falso.
Dove sono
le tavole di Mosè, i Salmi rivelati a David, i Patti di Shuaib
(Jethro), di Saleh, Idris, Noè, Elia, Zul-Kifl e Yunus, noto anche
come Thal-Noon? Dove sono i loro patti? A questi libri giunse la
falsità: vennero manomessi. Dov’è il Vangelo di Barnaba? L’hanno
bruciato, ma Dio ha detto che “il falso non può giungere” al Corano
“da prima o da dietro”. Avete mai sentito un mussulmano bestemmiare
Mosè, Gesù o Maria? Semplice: non lo facciamo, perché se lo
facessimo sarebbe come se bestemmiassimo il nostro profeta e gli
altri nostri profeti riconosciuti.
Un
cittadino mi ha scritto proponendo che rispondiamo a questa sfida
chiamando ogni neonato maschio Maometto o Amed e ogni neonata
femmina Fatima (come la figlia del Profeta) o Aisha (come la moglie
del Profeta).
Chi odia
il Libro di Dio sentirono che nel Grande Deserto c’era un faro
chiamato Timbuctù. Decisero di estinguerne la luce. Si misero alla
ricerca di Timbuctù. L’Europa si mise alla ricerca, ma non riuscì a
trovarla perché non c’erano carte all’epoca.
Occuparono la Tunusia
e prima l’Algeria, il Senegal e il Ciad. Mandarono campagne
esplorative nel Gran Deserto. Una delle missioni si spinse sul
Fiume Niger. Il popolo di Timbuctù chiese agli esploratori: “Che
cosa fate qui?” Risposero: “Abbiamo seguito il fiume”.
È falso.
Intraprendevano un’esplorazione; inviavano missioni chiamate
“missioni di esplorazione geografica”. Davano alle missioni nomi
diversi. Queste missioni erano costituite da ufficiali di
ricognizione e del servizioni informazioni per giungere a Timbuctù,
occuparla ed estinguiere la luce che emanava dal faro per far sì
che la religione di Dio non si diffondesse.
Erano
un’equipe di gente del libro. Entrarono nel villaggio, scrissero i
nomi delle tribù, fecero la conoscenza degli sceicchi delle tribù e
i commercianti tracciarono le mappe delle strade che portavano a
Timbuctù e si accorsero che la gente non portava arimi. Era buona
gente che aveva solo libri, conoscenze e il Corano.
In Europa
prepararono i piani e avanzarono su Timbuctù da ogni direzione:
dalla Tunisia, dal Senegal e dal Ciad. La distrussero, l’occuparono
e consumarono la vendetta. Presero i libri e li gettarono nel Niger
e fecero delle moschee stalle per i loro cavalli. Alla fine
interrarono il canale che serviva a portare acqua a Timbuctù. I
vostri fratelli libici decisero di riaprire il canale così da
portare l’acqua del fiume a Timbuctù. Dio volendo, l’acqua scorrerà
ancora per il canale che i colonizzatori avevano interrato e
raggiungerà Timbuctù.
Questa è
la vecchia cospirazione storica perpetrata contro Timbuctù. È del
tutto possibile che Timbuctù debba affrontare una nuova
cospirazione, ma ora rivediamo gli elementi della vecchia. Per
riuscire a ri-occupare il deserto, debbono mandare nuove missioni
esplorative a cui dare nuovi nomi. Possono chiamarle Truppe di Pace
(Peace Corps), che è un gruppo neocolonialista fatto di agenti dei
servizi di informazione e di ricognizione e altri che si potrebbero
chiamare Giornalisti Senza Frontiere, Medici Senza Frontiere e
difensori dell’ambiente. Si autodefiniscono gruppi o equipe
missionari. Si danno questi nomi moderni per ri-occupare il grande
deserto. Però noi da Timbuctù lanciamo la seconda sfida. Abbiamo
detto della prima sfida: la religione, il pellegrinaggio alla
Kaaba, i programmi da cambiare. Ora veniamo alla seconda sfida, la
sfida nazionale al colonialismo.
A loro
diciamo che se volete occupare il Grande Deserto, dobbiamo
avvertirvi prima che ci mettiate piede. Vi diciamo che il popolo
del deserto è come il leone e l’avvoltoio e che le sabbie del
deserto diventano braci, i sassi cenere e l’aria fuoco e
fiamme.
Prima che
vi imbrogliate nel deserto, vi avvertiamo che se voleste costruirvi
basi umiliereste il popolo del deserto. Colonizzereste il deserto,
lo violentereste, ne vorreste sfruttare le ricchezze e alla fine ne
minereste la pace e la stabilità. Il nostro deserto e noi, i suoi
abitabti, diventeremmo leoni e falchi; diventeremmo braci, cenere e
fuoco vivo. Uomo avvisato, mezzo salvato.
Noi, i
popoli del deserto che si incontrano qui in questo grande giorno,
l’anniversario della morte e della nascita del Sigillo di Tutti i
profeti, faremo la pace con chi farà la pace con noi e combatteremo
chi combatterà contro di noi. Dice il Corano: “E se sono inclini
alla pace, lo siate anche voi”. Se amano la pace, anche noi amiamo
la pace. Se ci aggrediscono e ci attaccano, minando la nostra
indipendenza e rovinando il nostro deserto, diventeremo una forza
colossale che mettera a fuoco il deserto dalla Mauritania e dal
Senegal fino all’Iraq e al Deserto di Siria. Noi, il popolo del
Grande Deserto, abbiamo una sola identità, quella di abitanti del
Grande Deserto. Abbiamo vissuto in questo deserto per decine di
migliaia di anni. Abbiamo vissuto liberi. Vogliamo essere liberi in
questo deserto dal Senegal e dalla Mauritania fino alla Mezzaluna
Fertile.
Questa è
la nostra terra, questa è la nostra grande casa e siamo tutti una
famiglia. La famiglia è costituita da tanti individui, ognuno col
suo nome. Uno è chiamato Tuareg, un altro Barabish, un terzo
Senegalese, Fulani, Bambara, Tebu, figli di Ali, Tribù del Sudan,
del Ciad, del Niger, del Deserto del Nilo dell’Est e dell’Ovest ,
del Deserto di Giordania e di Siria, della Penisola Araba, tribù
dell’Iraq e della Mezzaluta Fertile. Questi sono i nomi dei membri
della stessa famiglia e questa famiglia comprende gli abitanti del
Grande Deserto. Verremo in soccorso gli uni agli altri, ci
difenderemo a vicenda e non ci abbandoneremo e non ci combatteremo
gli uni gli altri.
Porgeremo
la mano in amicizia, collaboreremo nella guerra e costruiremo il
nostro Deserto. Vivremo in pace, sicurezza e stabilità. Questa è la
grande famiglia del popolo del deserto. Porteremo armi solo a una
condizione: un atto di aggressione dall’esterno. Moriremo per il
Deserto. Il nostro sangue scorrerà nella sua sabbia, di cui noi,
però, non abbandoneremo nemmeno un granello.
Dalla
Mezzaluna Fertile al Fiume del Senegal, le Tribù del Deserto non
entreranno in guerre fratricide. Non porteremo armi gli uni contro
gli altri. Viviamo in una famiglia sola. Proteggiamo il
deserto.
Nel tempo
vi sono stati popoli che hanno voluto il nostro deserto. Dobbiamo
unirci e istituire una grande associazione delle Tribù del Grande
Deserto. Redigeremo una carta che tutti firmeremo e la chiameremo
“La Carta di Timbuctù”. Dalla nostra parte abbiamo re, sultani,
sceicchi e anziani da tutte tribù del Grande Deserto. Abbiamo anche
capi degli stati islamici, delle organizzazioni, dei partiti e
delle istituzioni islamiche da diverse parti del mondo. Abbiamo
anche il nostro fratello Louis Farrakhan, il Capo della Nazione
Islamica d’America.